www.archeosub.it

HOME PAGE

Archeoforum C 

Miscellanea: tutela dei Beni Culturali ed elementi vari di riflessione nel campo dell'archeologia subacquea e non

Spazio aperto dedicato alla discussione di idee, opinioni e contributi allo sviluppo dell'archeologia italiana, in particolar modo al settore subacqueo

ritorna all'indice generale dei forum

Translate with Babel Fish:    

Argomenti: La tutela dei Beni Culturali - Esperienze varie da portare all'attenzione dei cultori di archeologia subacquea - Punti di vista su argomenti non rigorosamente definiti - Realtà da utilizzare per una riflessione e per un confronto ......

 

Contributi:

 

 Fermiamo le razzie campagna per la tutela dei relitti promossa da numerosi siti internet ed associazioni (2.06.2004)

 FORUM: abbiamo ricevuto questa storia accaduta a Pantelleria (TP) con preghiera di divulgarla (05.10.2003)

SALVE

MI CHIAMO R............ E SONO UN SUBACQUEO.

VORREI RACCONTARVI UNA STORIA.

AD AGOSTO HO FATTO UNA VACANZA A PANTELLERIA E MI SONO IMMERSO IN UN PUNTO ARCHEOLOGICO A CALA GHADIR.

DAVANTI A UN CENTRO IMMERSIONI ................ FINO A QUI NULLA DA RIDIRE.

MA QUANDO MI SONO TROVATO SOTTO HO NOTATO CHE TUTTI I REPERTI SONO STATI MESSI IN ORDINE COME NEL BANCONE DI UN SUPER MERCATO. INOLTRE HO SAPUTO CHE QUESTI REPERTI SONO STATI MESSI LI .................. PER PURO SCOPO DIMOSTRATIVO

QUEI REPERTI SONO STATI TROVATI DA ALTRE PERSONE E .................. A PROFONDITà PIù SUPERIORI DA DOVE LI HO VISTI IO E QUANDO HANNO SAPUTO CHE ESISTEVONO REPERTI ARCHEOLOGICI HANNO DEPREDATO IL SITO ARCHEOLOGICO E MESSI IN UN PUNTO A POCHI METRI D'ACQUA.

ORA MI DOMANDO è GIUSTO QUESTO?

E' GIUSTO CHE QUESTI REPERTI SIANO ALLA MANO DI TUTTI SENZA ALCUNA SICUREZZA?

VI LASCIO IL MIO CONTATTO ............ PER CHIARIMENTI IN MERITO

VI RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE

 

Ci risulta che a Cala Gadir vi sia un Itinerario Archeologico. Potrebbe essere che chi segnala questo fatto non abbia colto la differenza? Se siamo in questo caso perchè nessuno ha saputo illustrargli quanto andava vedendo inserendo i reperti nel loro corretto contesto culturale?

Oppure no, è un'altra realtà, ancora diversa.

Se i divings di Pantelleria potessero chiarire possono scrivete a venezia@archeosub.it

(Ottobre 2003)

VENEZIA: Gli "squeri" e i restauri - il caso di San Trovaso di L. Dalla Toffola tratto dal Gazzettino - spunto di riflessione (settembre 2003)

Il condono dei beni archeologici e l'oligarchia del patrimonio culturale italiano di Fabio Maniscalco (aprile 2003)

L'oro e le gemme dei veneziani - il relitto dell'isola di Ulbo (da "Immersione rapida M.A.R.E" mar-apr 2002). Il testo è avvincente, la notizia interessante, ma il messaggio che viene riportato può prestarsi a interpretazioni molto varie. - Quanto descritto è un corretto approccio all'archeologia subacquea? Fateci sapere cosa ne pensate. vedi anche Il relitto dell'isola di Ulbo da "Atlante dei Tesori sommersi" 1995 - ( gennaio 2003)

 

Ogni appassionato o studioso di archeologia conosce i sistemi di aratura, i mezzi di intervento per scavi a terra e sa cosa possano provocare quando incontrano un sito archeologico.

La conoscenza dei pericoli che può andare incontro un sito archeologico subacqueo non sembra sia altrettanto nota così come non è ben conosciuto ciò che accade in ambiente subacqueo, anche profondo, durante i lavori che vi vengono svolti.

Presentiamo, perciò, alla discussione un articolo "Sistemi e macchine per lo scavo subacqueo" apparso sulla rivista "Immersione Rapida M.A.R.E., gentilmente concessoci per la divulgazione dal direttore responsabile Francesco Toja. L'articolo illustra, per l'appunto, le tecnologie utilizzate negli interventi di sterro e scavo subacqueo.
(giugno 2002)

 

 

L'agenzia ANSA ha inviato in rete il 6 aprile la seguente notizia che sottoponiamo alla discussione e alla riflessione. Siamo in Inghilterra.

"SCOPERTA CON METAL DETECTOR COPPA IN ORO ETA' DEL BRONZO

(ANSA) - LONDRA, 05 APR - Quando il metal detector ha cominciato ad emettere il suo 'beep' Cliff Bradshaw ha pensato di aver trovato un'altra moneta sassone.

Si e' chinato ed ha cominciato a togliere la terra con le mani, fino a quando ha notato l'inconfondibile colore dell'oro.
L'archeologo dilettante aveva trovato uno dei più' importanti tesori dell'eta' del bronzo: una coppa in oro lavorata a mano da parte di artigiani dell'epoca di Stonhenge.
Alta poco più' di dieci centimetri e del peso di circa cento grammi la coppa cerimoniale e' di oro a 20 carati, sepolta vicino alla tomba di un importante capo tribu' circa 1600 anni avanti Cristo.

Gli archeologi che hanno annunciato il ritrovamento l'hanno descritto come uno dei più' importati dell'età' del bronzo in Gran Bretagna.
Una rapida inchiesta ha confermato le modalita' di ritrovamento del 'tesoro' che verra' quasi certamente acquistato dal British Museum.
Lo scopritore ed il proprietario del fondo stanno per guadagnare a loro volta una piccola fortuna.
Anche l'esatto valore e' ancora da definire.

Cliff, un elettricista in pensione, da otto anni era stato preso dalla passione della ricerca archeologica e cosi' si era comperato un metal detector con il quale controllare le aree della campagna britannica che ritiene possano riservare piacevoli sorprese.
Nel novembre scorso stava setacciando un'area del Kent, con il permesso del proprietario del terreno.
Il giorno precedente aveva trovato un oggetto di fattura sassone e quando ha sentito il segnale dell'apparecchio ha subito pensato a una moneta o qualche cosa del genere. Estratta la coppa l'uomo ha fatto ritorno a casa dove ha cominciato una ricerca trovando alla fine un manufatto del tutto simile, la coppa di Rillaton dell'età' del bronzo trovata in Cornovaglia nel 1837, nella quale Giorgio V conservava i suoi bottoni per i colletti.

La nuova coppa denominata Ringiemere era a una quarantina di centimetri sotto terra in un terreno coltivato a grano.
La coppa, ammaccata su un lato, era stata colpita da un aratro.
Il dott.Stuart Needham, curatore della collezione dell'età' del bronzo al British Museum ha detto che si tratta del secondo ritrovamento di oggetti in oro di quel periodo in tutta la Gran Bretagna e quindi di grandissimo rilievo. (ANSA)."

 (aprile 2002)

 

 

Dal Quotidiano Il Mattino del 22/11/2001 abbiamo letto un breve articolo dal titolo "E i sub lavorano all'acropoli di Cuma.

Nell'articolo di parlava di sei dipendenti che sulla carta erano tecnici subacquei e che per ciascuno di loro veniva pagati circa 250 loro per l'indennità assicurativa ma che non si erano mai immersi a fare questo loro lavoro in quanto erano stati inviati tra l'acropoli di Cuma e il Castello di Baia.

Nell'articolo si diceva anche che essi cercavano delle risposte su questa loro situazione e che non erano ancora stati capaci di averne.

Dopo di allora non abbiamo saputo più nulla.

Ne vogliamo parlare? Esistono casi analoghi? Se sì, come sono stati risolti?

 (aprile 2002)

 

 

** Da Avvenire 13 settembre 2000 - Titolo: "Trovata anfora con vino del XII secolo"

** Da Repubblica del 13 settembre - Titolo: " In Sicilia, è del XII secolo"

"Trovata sui fondali un'anfora di vino. ................ Per la gioia di enologi e di storici, l'anfora sarà aperta, con il patrocinio delle cantine siciliane ...... venerdì ..... nell'ambito della manifestazione "Cous-cous Fest 2000. Il nettare, frutto della vendemmia datata dodicesimo secolo, sarà chiuso in ampolle e attentamente analizzato"

** Da Corriere della Sera del 16 settembre 2000 - Titolo Il sub batte l'archeologo e scopre il vino più antico del mondo (4 colonne)

Almeno tre quotidiani, di cui due al massimo livello hanno inserito questa notizia. Se è questa l'archeologia subacquea che va per la maggiore, quella che trova gli sponsor, allora sono da rivedere tutti i piani didattici delle Università.

Ma, se fosse utile? Si potrebbe proporre di far adottare i reperti alle Associazioni di categoria, ognuna per le proprie competenze: il vino alle Cantine sociali, il pane alle Associazione di Panificatori, i semi ai Floricoltori, i noccioli ai Coltivatori ecc. .... le monete alle Banche, la ceramica, il vetro, i bronzi ecc alle Associazioni industriali per la Ceramica, il vetro, per le fonderie ed il legno alle associazioni per la carta. Basterebbe che ognuno adottasse, un sito, uno scavo, un'area, con poco si potrebbe avere molto. Anche solo il ritorno pubblicitario potrebbe valere la spesa.

(Novembre 2000)

 

 
Aggiornamento al 30 aprile 2003

Fateci sapere cosa pensate, cosa suggerite, i problemi, le vostre esperienze ecc.

venezia@archeosub.it

 

Nota: Inviate e-mail firmate, ma in rete, senza esplicita autorizzazione, non daremo alcun nominativo e non verranno pubblicati insulti o frasi ritenute lesive agli interessi di archeosub.it o contrarie alla legislazione vigente

Le opinioni sono personali e non vincolano in alcun modo www.archeosub.it

 

News
Venezia e isole
Legislazione
Corsi & Convegni
Links
Architalia
Lavoro
Tecnica
Archeoforum
Federazioni
Triveneto - Adriatico
S.O.S.
F.A.A.V.
Archeopolis - servizi

ritorna all'indice generale

www.archeosub.it