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NEWS 02-03

Notizie ed avvenimenti di Marzo 2002

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MASSA MARITTIMA (LI): sulle rive del lago di Accesa rinvenuto un centro minerario etrusco (28.03.2002))

Stanno emergendo in Maremma i resti di una delle piu' antiche citta' etrusche, con case anche di grandi dimensioni (6-7 stanze).

E' un centro minerario riferito a 2700 anni fa e, secondo l'archeologo Giovannangelo Camporeale, docente all' universita' di Firenze e' la sola struttura urbana sopravvissuta in maniera cosi' ampia fino a noi. L' insediamento si trova sulle rive del lago dell Accesa nel comune di Massa Marittima (Livorno) e, a 20 anni dai primi ritrovamenti, sta tornando alla luce una fitta rete urbanistica, con case, strade, piazze distribuite secondo un evidente piano regolatore con il centro abitato, con strade che si incontrano ad angolo retto, un' area sacrificale e numerose necropoli.

Oltre ad un centinaio di tombe, gli scavi hanno restituito alla cinque quartieri, ciascuno composto da una decina di edifici, per un' area abitata complessiva di 30 ettari. Nelle case sono stati rinvenuti anche frammenti di iscrizioni. Non sono state rese note ricerche subacquee nel lago.


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PESARO URBINO: richiesta la restituzione della statua dell'atleta Lisippo (26.03.2002)

Nel 1961 veniva trovato nelle reti al largo di Fano un bronzo attribuito a Lisippo raffigurante un atleta.

Fu venduto per tre milioni di lire di allora ad un antiquario di Gubbio che lo passò ad un esperto di Monaco di Baviera. Alla fine il Museo Getty di Malibù, in California divenne proprietario dell'opera per una cifra che si dice sia stata di 4 miliardi e 750 milioni di lire. Siamo negli anni 70.

La statua si trova ancor oggi nel museo californiano con il titolo di "Giovane vittorioso" ma attribuita ad autore ignoto.
Il valore di questa opera sta nel fatto che è uno dei pochi originali greci in bronzo a grandezza naturale sopravvissuti ad oggi.

Sono stati fatte interrogazioni parlamentari e richieste di intervenire sia per riavere l'opera che per eseguire ricerche "mirate" nei fondali dell'Adriatico.E'stato creato anche un sito internet www.lisippo.org

Ora gli abitanti della provincia di Pesaro-Urbino si sono rivolti direttamente al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per un intervento sul governo degli Stati Uniti.


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POGGIOREALE (NA): un villaggio palafitticolo di 3500 anni fa scoperto nel Sarno. La morfologia la fa paragonare ad una Venezia dell'età del Bronzo. (21.30.2002)

Eccezionale scoperta nella piana di Sarno. Durante la costruzione nel comune di Poggiomarino di un depuratore è stata rinvenuta una città costruirà su palafitte, attraversata da canali artificiali, nata 3500 anni fa e sepolta da una valanga di fango.

La scoperta è stata fatta, in realtà nell'ottobre del 2000.

Fermati i lavori sono stati fatti sondaggi di scavo e ricerche stratigrafiche che hanno portato a vere e proprie scoperte:

1) Il ritrovamento di una vera e propria città sommersa dal fango con una estensione di oltre 4 ettari.

2) La verifica dell'utilizzo di tecniche costruttive che si supponeva prerogativa solo delle culture e dei centri su palafitte della Padania con il ritrovamento di palafitte terramare, passerelle, moli d'attracco, abitazioni su isolotti a loro volta costruiti, difesi o rialzati mediante impiego di palafitte

3) una ragnatela di canali navigabili e fossati artificiali delimitanti isolotti difesi da argini a loro volta rinforzati con tronchi e tavole di quercia.

4) Il recupero di una ricchissima quantità di strumenti e oggetti in bronzo, completi di stampi, gioielli, alcuni in ambra (che si pensava prerogativa solo del Nord Italia) e ceramiche per un totale di oltre 5000 reperti.

La struttura e la sua morfologia hanno fatto battezzare il sito " la Venezia di 3500 anni fa".

Secondo alcune interpretazioni, inoltre, le origini di Pompei andrebbero ricercate proprio in questa tragedia che si è consumata a Poggiomarino. Gli abitanti della città sommersa, sarebbero stati i primi ad abbandonare la foce del fiume Sarno per fondare l'antica Pompei.

 

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MILANO: progetto di restauro per le chiuse dell'Adda (21.03.2002 b)

Mentre il medio corso dell'Adda verrà probabilmente candidato per entrare tra i "patrimoni dell'umanità" dell'Unesco, è stato presentato il programma per il restauro delle sue Chiuse.

Con il restauro sarà anche promossa una navigazione diversa dalla tradizionale, legata al trasporto merci. Si punta ora al turismo culturale ed ambientale.

I lavori di restauro inizieranno a fine ottobre prossimo.

Assieme a tali lavori sarà anche restaurata la chiesa dell'Addolorata, che si trova ora in uno stato di notevole degrado. Un piccolo oratorio del Settecento che è stato un luogo di culto importante per i "cavallanti", ossia gli addetti al traino delle imbarcazioni

 

 

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VENEZIA: sopralluogo alle tre imbarcazioni rinvenute nel Canal Grande (21.03.2002 a)

Controllo in immersione alle tre imbarcazioni rinvenute nel 1998 che si trovano nel Canal Grande nei pressi della fermata del vaporetto di S. Angelo.

Per ora le imbarcazioni rimangono dove sono anche se si pensa ad un intervento per sottrarle alla continua erosione a cui sono sottoposte per la vicinanza con la superficie solcata da mezzi nautici di ogni tipo.

Un intervento di completo recupero delle tre imbarcazioni datate tra il XIV e il XV secolo sarebbe costoso ed è una eventualità che si potrà realizzare solo con idonei finanziamenti.

 

 

 

 

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PORTO S. STEFANO (GR): sarà costituita all'Argentarola un'area archeologica subacquea (19.03.2002)

Con l'incollaggio ed il ripristino sul fondo di un basamento di colonna romana spezzatosi in due durante il tentativo di furto è stato dato inizio ad un progetto di creare sui fondali dell'Argentarola di un'area dove posizionare i reperti che vengono recuperati e ritrovati sul fondale in modo da renderli fruibili per la collettività.

Tale progetto è tenuto in grande considerazione da tutti gli addetti ai lavori: Soprintendenza, Vigili del Fuoco e, in particolare dalla Guardia Costiera e fa ben sperare per la sua realizzazione.

Per ora non è ancora data di sapere se il reperto sarà segnalato sulle carte nautiche o soltanto su carte ed itinerari turistici.



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VENEZIA: ricostruito un modello di una nave tonda del VII-VI secolo a.C. (18.03.2002)

Su richiesta del Museo dei grandi fiumi di Rovigo è stato ricostruito in scala il modello di una imbarcazione di età greco-arcaica , tale imbarcazione navigava infatti nei bacini dell'alto adriatico nel VII e VI secolo a.C., ed è visibile nella sezione dedicata all'età del ferro al Museo.

E' una nave tonda che è stata ricostruita, essendo scarse le fonti documentarie, partendo da uno studio iconografico di una coppa attica a figure nere del British Museum, dall'esame di un frammento di un'altra coppa attica conservata questa all'Università di Heidelberg e analizzando le rappresentazioni figurative della "tomba della Nave" di Tarquinia.

Una volta definito il progetto l'équipe di ricercatori (Carlo Beltrame, docente di Archeologia Marittima a Cà Foscari, l'architetto Ugo Pizzarello, il modellista Gilberto Penzo) hanno provveduto a realizzare il modello in legno di ciliegio seguendo la stessa tecnica usata nell'antichità.

E' stato realizzato prima il guscio con la tecnica a cucitura: le tavole del fasciame sono state giuntate con legature e calafatate.
In un secondo momento sono state poste le ordinate, fissate con caviglie di legno.

Il modello ha la vela quadra, con manovre fisse per sostenere l'albero e manovre correnti per issare e orientare il pennone.

A prua, ai lati della ruota prodiera, sono stati dipinti due occhi (oftalmoi) a cui sono stati applicati due dischi in pietra dura per pupille.

L'asta di poppa si apre a ventaglio e per governare la nave sono stati inseriti due timoni laterali.

Il carico, costituito da anfore in terracotta, tappate con pece e impilate secondo le tecniche del tempo, è stato realizzato anch'esso in scala

In totale il modello è risultato lungo m. 1.60 con una larghezza di 50 centimetri.

 

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ROMA: in vigore il regolamento sulle fondazioni (15.03.2002) 

In vigore il regolamento che consente al Ministero dei Beni e Attività culturali a partecipare con altri soggetti pubblici o privati nelle Fondazioni alla gestione di siti e monumenti.

Sembra che il Museo delle Navi di Pisa possa essere uno dei primi a partire.

 

 

 

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ROMA: nuovi soprintendenti per i Beni Culturali (09.03.2002b)


Il Ministro Urbani ha effettuato le nuove nomine per le sedi vacanti delle soprintendenze.

Riportiamo le nomine più significative per l'archeologia e l'area veneta.

Giorgio Rossini è il nuovo soprintendente per i beni architettonici, il paesaggio e il patrimonio storico-artistico e demoetnoantropologico di Venezia.

Giovanna Nepi Scirè è stata nominata soprintendente speciale per il polo dei musei veneziani.

Maria Teresa Gaia Ruben de Cervin è divenuta soprintendente regionale per il Veneto.

Fausto Zevi è stato nominato soprintendente per i beni archeologici di Napoli e Caserta

 

 

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ALTINO (VE): garantito il finanziamento per il museo archeologico di Altino (09.03.2002 a)

 

Il Ministero per i Beni Culturali ha garantito un finanziamento di un milione e mezzo di euro per proseguire i lavori di ristrutturazione della nuova sede del museo di Altino.

Con la nuova sede dovrebbero essere risolti i problemi di spazio espositivo.

L'attuale museo ha solo due sale destinate a tale scopo per una superficie complessiva di 180 mq. Che permette l'esposizione di solo il 10% del materiale disponibile.

 

 

 

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VENEZIA (Laguna Nord): rinvenute due torrette di epoca romana, un edificio medievale e ceramiche del seicento (07.03.2002)

In prossimità della gronda lagunare, sono stati individuati alcuni siti archeologici appartenenti ad epoche differenti.

Particolarmente interessanti due torrette di età romana (tra I e II sec. d.C.) situate in una località che farebbe pensare ad un loro uso come postazioni militari per il controllo del traffico fluviale.

Sempre lungo la gronda lagunare i resti di un edificio di 15x30 metri in laterizio di epoca medievale e nei pressi, una estesa concentrazione di ceramiche grezze del seicento di varia tipologia.

Tra queste centinaia di pezzi a forma conica usati per la preparazione della melassa e la lavorazione dello zucchero. La presenza di una simile tipologia e del loro numero ha fatto ipotizzare la presenza di uno zuccherificio o che l'area appartenesse ad una fabbrica di ceramiche.

 

 

 

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VENEZIA: I cinesi primi scopritori dell'America? (05.03.2002)

Secondo Gavin Menzies, inglese, ex comandante di sottomarini ed esperto di navigazione, Colombo è stato preceduto dai Cinesi nella scoperta del continente americano.
Lo ha affermato alla Royal Geographic Society di Londra, dopo 14 anni di ricerche, portando come prova inedite mappe dell'epoca precolombiana, rinvenute negli archivi veneziani ed un planisfero.

Tali documenti testimonierebbero il viaggio di un ammiraglio cinese, Sheng He che, partito da Nanjing, avrebbe doppiato Capo di Buona Speranza e lo stretto di Magellano per poi risalire l'America Meridionale e ritornare nuovamente in Cina.

Su un planisfero veneziano vi sarebbe appunto il disegno di una giunca cinese davanti al Capo di Buona Speranza
Secondo il ricercatore inglese i cinesi circumnavigarono, il mondo tra il 1421 e il 1423 con una flotta di grandi navi tra cui almeno una imbarcazione a nove alberi, lunga 130 metri che aveva oltre cinquecento uomini.

A riprova dell'esistenza di tali imbarcazioni Menzies riferisce il ritrovamento di resti appartenenti a simili imbarcazioni cinesi nel Mar dei Caraibi, ma senza fornire le località.
Ipotizza, inoltre, che sia Colombo che Magellano fecero uso nei loro viaggi proprio di cartografie realizzate da tali precursori.

La ricerca di Menzes è partita dalla scoperta, casuale, di una carta portoghese, datata 1428 in cui erano riprodotte terre, tra cui il Capo di Buona Speranza che i portoghesi avrebbero conosciuto se non alla fine del XV secolo.

Secondo il ricercatore tale cartografia sarebbe il risultato di documentazione portati dalla Cina dal mercante veneziano Nicolò da Conti che avrebbe viaggiato con l'ammiraglio Zheng.

 

 

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ISOLA DI ISCHIA: ritrovata una imbarcazione da carico di epoca romana (03.03.2002)

Un relitto di una imbarcazione è stato rinvenuto a Ischia, nella baia di Cartaromana.

Un sopralluogo in cui sono stai recuperati alcuni reperti, permette di datare il relitto all'epoca romana.

L'imbarcazione, sembra trattarsi di una bireme, si trova sotto tre metri di sedimento e detriti vulcanici.

La località dove giace il relitto è riferibile all'insediamento di Aenaria, sorto nel IV sec. A.C. e scomparso in maniera improvvisa nel 130 d.C., a seguito di un catastrofico evento sismico.

Una parte del villaggio,già ricoperto da ceneri e lapilli si è inabissato e si trova ora a dieci metri di profondità.

 

 

 

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ISOLA DI MALTA: indagini subacquee a Malta (00.03.2002 d)

Nel 1999 è stato segnalato il ritrovamento a tre chilometri al largo della costa settentrionale di Malta, ad una profondità di 8 metri, di resti attribuiti a presunti templi sommersi.

La notizia non è stata confermata neppure in occasione di un recente seminario sui templi sommersi sponsorizzato dall'Ente per il Turismo di Malta.

Quest'anno sembra che il Museo Nazionale di Archeologia abbia in programma di ispezionare tre siti sommersi, tra cui quello citato, che era stato illustrato anche da un documentario di Channel 4, una emittente britannica.

Nel 2001 le ricerche subacquee erano state, invece, finalizzate a siti punici e bizantini.


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YANGTZE (Cina): si abbattono i palazzi dell'antica città di Fengjie per far posto ad un lago (da AQVA - Marzo 2002) (00.03.2002 c)

Lo scorrere del tempo nelle letture classiche è di solito paragonato a quello dei fiumi, inarrestabile ed eterno.

Questa similitudine non è esatta, perché il tempo continua ovviamente a scorrere irrefrenabile, i fiumi talvolta no. E' la prima considerazione che viene in mente mentre si abbattono, proprio in questi giorni, i palazzi dell'antica città cinese di Fengjie, posta nel mezzo della Valle delle Tre Gole sul fiume Yangtze. La città sarà sommersa da un enorme bacino e i suoi palazzi, che potrebbero ostacolare la navigazione sporgendo dal pelo dell'acqua, devono dunque essere abbattuti.

E' uno dei primi atti pratici degli imponenti lavori che porteranno alla costruzione della più grande diga del mondo e al più faraonico progetto mai pensato dall'uomo: lo sbarramento del fiume Azzurro, il quarto più lungo del mondo.

La diga sarà larga più di un chilometro e mezzo (più di corso Buenos Aires, per chi abita a Milano) e alta oltre 180 metri, mentre il bacino artificiale avrà una superficie quasi doppia rispetto a quella del lago di Garda (632 km2 contro 370 km2). In nome della produzione di energia elettrica verranno sommerse almeno 22 località cinesi e saranno costrette ad andarsene più di un milione e duecentomila persone.

Tutto ciò è già iniziato: migliaia di cittadini sono costretti ad emigrare e straordinari siti archeologici scompaiono. Zhongbaodao, sito neolitico, è stato già sommerso: il peggio però deve ancora venire. Questa zona rappresenta infatti il cuore della civiltà cinese; solo recentemente si è scoperto che qui ha avuto origine la civiltà Ba (2000-200 a.C.) che ha dato vita a splendide ceramiche. Le innumerevoli testimonianze finiranno sottacqua.

Per sempre. Quarantamila operai lavorano notte e giorno alla diga e continueranno a farlo almeno fino al 2009, quando le tre gole non saranno completamente sommerse e la diga sarà diventata realtà. Centinaia di migliaia di persone perderanno propri terreni, il lavoro, la casa, saranno letteralmente sradicate senza poter opporre resistenza. Un costo sociale altissimo. E i vantaggi?

Prima di tutto energia elettrica: un nono del fabbisogno dell'intera Cina sarà soddisfatto dalla centrale ora in costruzione I trasporti: attraverso il più grande e moderno sistema di chiuse finora mai costruito, le navi si spingeranno dall'Oceano Pacifico fino a Chongqing, più 2000 chilometri verso l'interno della Cina. Una straordinaria autostrada che dovrebbe, assieme all'energia a basso costo, attirare i tanto attesi capitali esteri.

A prescindere da ogni considerazione economica o umanitaria, l'impressione è quella di un progetto paradossalmente vecchio malgrado le nuove tecnologie, costruito con una mentalità e un modo di intendere lo sviluppo prettamente novecenteschi. Non stupisce quindi scoprire che fu Sun Yatsen, il fondatore della Cina moderna, il primo a proporre l'idea di una diga idroelettrica alle Tre Gole. Era il 1919, oggi, siamo nel 2002

 

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SAINT ANDREWS (SCOZIA): su un relitto spagnolo trovato un prezioso carico di ceramiche dell'Invincibile Armata (00.03.2002 b)

È stato ritrovato, al largo delle coste inglesi, un prezioso carico dell'Invincibile Armata, la flotta inviata nel 1588 da Filippo II di Spagna contro l'Inghilterra

Un gruppo di archeologi dell'Università scozzese di Saint Andrews ha, infatti, recuperato all'interno del relitto di una nave affondata dalla marina inglese una ricca collezione di ceramiche.

 

 

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COMUNITA' EUROPEA: parte un progetto per difendere e studiare quattro navigli di interesse storico (da AQVA marzo 2002) (00.03.2002 a)

Il Soderton University College svedese è il partner più importante di un progetto della Comunità europea per la conservazione dei manufatti sottomarini, il progetto è stato organizzato da sei nazioni europee e copre il periodo 2001-2004. Lo scopo è quello di aprire una finestra sul mondo sottomarino e in particolar modo su quattro relitti di rilevante interesse archeologico che si trovano in Svezia. Finlandia, Germania e Paesi Bassi, il più vecchio è del XIV secolo e il più recente è della metà del XIX secolo.

I relitti sono localizzati in differenti ambienti sottomarini, sono ben conservati e due di essi sono virtualmente intatti.

Ecco l'elenco:

Svezia: il piroscafo a pale E. Nordevalì, affondato nel lago Vàttern nel 1856. Venne individuato, ben conservato, nel 1980, alla profondità di 46 metri.

Finlandia: il mercantile olandese Vrouw Maria, affondato presso Turku nel Mar Baltico a sud-ovest dell'arcipelago finlandese nel 1771 e ritrovato solo nel 1999. Era diretto da Amsterdam a San Pietroburgo ed era carico di opere d'arte inviate alla corte dello Zar. È straordinariamente ben conservato, grazie all'acqua gelida e alla scarsa salinità.

Germania: una ruota dentata medievale del XIII secolo all'imboccatura di Prerowstrom, corso d'acqua nel nord della Germania che sfocia nello Ostsee e che fa parte del Parco Nazionale Vorpommersche Boddenlandschaft.

Olanda: un relitto del 1650 ben conservato che si trova nella parte occidentale del Waddensee (bacino interno del Mare del Nord contiguo alla Danimarca, alla Germania e ai Paesi Bassi). Il progetto comprende campi di lavoro di archeologia marina, siti internet, pubblicazioni, poster, fogli informativi, articoli e seminari.

L'idea di base è quella di accrescere l'interesse, in Europa, per i tesori culturali sommersi. I relitti selezionati nel progetto (navi che hanno prestato servizio nelle acque europee) costituiscono esempi diversi utili per raccontare la cultura europea nelle sue varie sfaccettature, sia locali sia internazionali. Il progetto si occuperà di monitoraggio, salvaguardia e osservazione di relitti nell'ambiente in cui sono conservati

Lo scopo è di far conoscere quanti e quali tesori culturali si trovano sott'acqua e quanto sia importante proteggerli. lì monitoraggio coinvolge la ricerca sul procedimento di degrado sottomarino e sulla sua evoluzione. L'obiettivo consiste nel miglioramento dei metodi disponibili per monitorare le condizioni fisiche e ambientali degli antichi relitti.

Sarà possibile studiare i quattro relitti sul luogo ove giacciono grazie a particolari tecniche informatiche.

Il progetto sarà in parte finanziato dal Programma Cultura 2000 della Comunità europea con circa 690.000 euro.

Il coordinatore del Marine Archeological Project è il museo finlandese di storia marittima di Helsinki. Gli altri partner sono: il Mary Rose Archeological Service Ltd in Inghilterra, il National Service for Archeological Heritage; il Centro per l'archeologia marittima del Museo Nazionale della Danimarca; l'organizzazione regionale per la conservazione dell'ambiente culturale nel Mecklenburg-Vorpommern in Germania; e la cattedra di archeologia marina del Sodernton University College di Stoccolma, Svezia, ove sia la ricerca sia la scuola sono coinvolte nel progetto.

Il nome ufficiale del progetto è "Monitoring, Safeguarding and Visualizing North-European Shipwrecks Sites: Common European Underwater Cultural Heritage Cheallenges for Cultural Resource Management" (MoSS).

L'archeologia marina è attività accademica al Soderton University College già dal 1997. Il programma è unico nel suo genere nel Nord Europa.

 

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