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Un'antica piroga rinvenuta nel Brenta

di Renato Martinello - E-mail: info@archeosub.it

pubblicata nel periodico: "Limena Informa" n. 15, dic-gen-feb 1992

per contattare l'autore: Renato Martinello, via Buonarroti 19 Limena - tel 049 767674

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Nel 1977 in occasione di una particolare magra del Brenta, alcuni ragazzi avvistarono adagiata su un fondo calcareo, nei pressi della sponda destra del fiume una imbarcazione monossile, scavata cioè in un solo tronco, leggermente inclinata e con una estremità affiorante dall'acqua.

La notizia si diffuse e venne informata anche l'amministrazione comunale.

Venne chiesto l'intervento della Sovrintendenza Archeologica di Padova che dopo alcuni sopraluoghi si dichiarò interessata ad un eventuale recupero.

La cosa sembrava possibile vista la collocazione della piroga in parte appoggiata alla riva e cornpletamente liberata dalla sabbia.

Venne provveduto anche ad una ricognizione nei pressi dell'imbarcazione per accertare l'eventuale presenza di reperti che potessero dare utili indicazioni per una eventuale datazione. Il comune decise di finanziare il recupero che venne effettuato con l'aiuto di volontari e appassionati.

L'imbarcazione venne provvisoriamente collocata in una vasca d'acqua appositamente costruita sul retro del municipio in attesa di un eventuale trattamento conservativo.

Furono awiati contatti con la Sovrintendenza per lo studio del trattamento necesario alla conservazione. Forte dell'esperienza avuta nel consolidamento delle piroghe rinvenute nel Bacchiglione qualche anno prima, venne consigliato l'uso di una sostanza chiamata PEG che doveva venire spruzzata mediante una apposita attrezzatura con cadenza costante fino a giungere ad un completo impregnamento del legno.

Questo procedimento aveva però il diffetto di essere molto costoso e necessitare di personale che ne segu;sse l'attuazione.

L'imbarcazione è rimasta in quella collocazione fino al 1981 quando, constatata l'impossibilità di recuperare i fondi necessari per il trattamento, venne estratta e collocata nella sala cinematografica del centro sociole dove attualmente ancora si trova. Non è stato effettuato alcun esame per determinare la datazione.

Non conoscendo esattamente l'epoca non è possibile nemmeno conoscere l'uso a cui era adibita. Bisogna infatti ricordare che queste cosiddette piroghe potevano essere utilizzate non solo per il trasporto di persone ma potevano essere anche parti di mulini natanti.

A differenza dei numerosi rinvenimenti effettuati nel Bacchigllone, sono meno noti i ritrovamenti avvenuti nel Brenta. Il primo documento risale al 1956 quanto venne recuperato a Piazzola un esemplare della lunghezza di metri 8,5. Nel complesso sono sei le piroghe estratte dal Brenta mentre sono 11 quelle del Bacchiglione. E risaputo però che altre imbarcazioni furono avvistate dai "sabbionari" attivi negli anni scorsi e distrutte per 1l temuto intervento delle autorttà.

L'imbarcazione di Limena ha un lunghezza di mt. 7,40, una larghezza massima di mt. 0,85 ed una altezza alle sponde di mt O,bO. Non essendo stata sottoposta ad alcun trattamento è destinata ad una lenta decomposizione per disidratazione.

 
Cerchiato, il tratto del Brenta in cui è avvenuto il ritrovamento
Il monossile rinvenuto nel Brenta

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