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L'Uomo ed il Mare

Ipotesi espositive in campo museale

materiale divulgato al Convegno "Il restauro del Mare - Recupero e conservazione del legno" Venezia Centro Culturale Zitelle

4 dicembre 1999, a cura del Club ARKE'

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In che modo un reperto ligneo impregnato può trovare la sua giusta collocazione esaustiva e divulgativa in ambito museale ?

Il problema centrale risiede nella contestualizzazione storico-ricostruttiva dello scafo/relitto, che nella sua pura esibizione di reperto non trova una soddisfacente visualizzazione dell'originario oggetto dell'imbarcazione prima di diventare relitto.

Questo scoglio crea una certa distanza tra lo spettatore e il reperto, distanza alla quale si cercherà di dare una risposta attraverso due differenti soluzioni espositive, ambedue idonee ad ottenere lo stesso significato allusivo, usando suggestioni diverse, ma entrambi di grande carica emotiva.

Tecnica di Backprojection

I resti del relitto vengono collocati su di una superficie coperta con un particolare materiale catarifrangente denominato SCOTCH LIGHT.

Con lo stesso materiale si riveste lo zoccolo frontale del supporto e la parete di fondo retrostante il reperto. Ad una certa distanza viene collocata una finestra ritagliata in un paravento, dietro al quale il visitatore é invitato a passare.

Al di là della finestra é collocato un cristallo ( a 45°) la cu superficie specchiante permette una trasparenza al 50% (il cosiddetto specchio a due vie).

Alla destra della finestra viene collocato un proiettore di diapositive che proietta un'immagine deviata a 90° dallo specchio, andando a colpire la pedana e la parete rivestite di SCOTCH LIGHT.

L'immagine proiettata é quella della nave, ricostruita nella sua integrità. Tale immagine appare agli occhi del visitatore collocato dietro la finestra, in tutta la sua evidenza e va a completare l'immagine del reperto esposto.

Le immagini proiettate possono essere più di una, rendendo possibile diversi tipi di ricostruzione integrata del relitto.

Tecnica di Mattprojection

Anche in questo caso è presente una finestra dietro la quale far transitare il visitatore isolato da un paravento, davanti alla quale é collocato su di una pedana il relitto.

In questo caso non viene usato nessun tipo di materiale di sfondo.

Davanti alla finestra anche in questo caso é collocato un cristallo trasparente/riflettente, che si trova in posizione opposta rispetto alla soluzione precedente, in modo da permettere al visitatore, per deviazione a 90° del suo stesso sguardo, di vedere sia in trasparenza il relitto che gli sta davanti, sia per riflessione, un modellino collocato alla destra appoggiato ad un apposito supporto.

Si tratta di una maquette che ricostruisce la nave a cui il relitto si riferisce

La scala della maquette è studiata in modo da avere nella proiezione prospettica esattamente lo stesso rapporto di misure degli elementi reali presenti nel relitto.

Di conseguenza lo spettatore vede questi elementi fisicamente presenti e combacianti nella ricostruzione tridimensionale della nave stessa.

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