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NEWS 02-08

Notizie ed avvenimenti di Agosto 2002

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ROMA: La giunta approva l' "Itinerario di Portus" (25.08.02)

 

Approvato il Progetto della valorizzazione dell'area archeologica dei Porti di Claudio e Traiano inserita all'interno di un percorso turistico con visite guidate, in barca o a piedi, in bicicletta o in archeobus.

Obbiettivo la valorizzazione delle aree archeologiche pubbliche dei porti di Claudio e Traiano, dell'antica città di Portus, dell'Isola Sacra ed il ricongiungimento di queste ultime con Ostia antica.

 

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MARCIANA MARINA (isola d'Elba): un relitto romano a 64 metri di profondità con un carico di 9 dolia (23.08.2002)

 

E' stato ritrovato su un fondale di 64 metri il relitto di una nave romana con un carico di 9 dolia.

I dolia si presentano allineati a coppia, alti 2 metri con una circonferenza di 5 e con una bocca dl 80 centimetri.

Da molti anni i pescatori raccontavano che in quel tratto di costa le reti e gli ami rimanevano impigliati, e, fatto anomalo, per un fondale sabbioso si pescavano aragoste, gronghi e murene.

La nave dovrebbe avere una lunghezza non inferiore a 20 metri, forse intorno a 30. Probabile causa del naufragio una libecciata che ne ha fatto perdere la governabilità, facendola finire sugli scogli a meno di cento metri dalla costa.

Sembra che non abbia ancora subito assalti da clandestini, per cui si presume che il relitto sia integro.

L'imbarcazione era probabilmente diretta in Gallia e portava almeno dieci dolia, con derrate alimentari e piccoli oggetti.

Prima di intervenire si pensa, frattanto di piazzare sul relitto delle telecamere fisse, così da poterlo studiare dalla superficie e tutelarlo.

 

 

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CUBA: ricerche nei mari dell'isola (23.08.2002)

Duecento relitti individuati, di cui almeno dieci giudicati "interessanti". E' questo l'attuale traguardo raggiunto dalla società italiana Ramal guidata dall'ing Albano Trombetta, che opera in collaborazione con la Sermar, impresa delle forze armate di Cuba in accordo con il governo cubano alla mappatura dei fondali dell'isola.

Allo stato attuale è stata completata la mappatura con magnetometri, sonar; sonar a scansione laterale, studi di archivio e alcune immersioni con subacquei.

Prossima ricerca, la visita dai siti più interessanti con ROV. L'obbiettivo: un galeone carico di tesori, magari la nave di Ferdinando Cortés che altri ricercatori stanno cercando, tra cui Frank Goddio.

 

 

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LAGUNA DI VENEZIA - Isola del Lazzaretto Nuovo - Ultime scoperte (21.08.02)

Nel corso degli scavi condotti questa estate nell'isola del Lazzaretto Nuovo sono stati rinvenuti: una porzione di muro di fondazione che delimitava il primitivo perimetro dell'isola costruito con mattoni riferiti al 1500; la pavimentazione delle camere di contumacia in cui erano ricoverati i sospetti portatori della peste e vari oggetti tra cui monete, ceramiche, vetro, frammenti di pettine in osso datati tra il XV ed il XII secolo.

 

 

 

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FILICUDI (Isole Eolie): Un prossimo museo archeologico a Filicudi (20.08.2002)

 

In occasione dell' appuntamento culturale delle «Terrazze di Salina», è stata annunciata la prossima apertura di un museo etnoantropologico ed archeologico

 

 

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LIDO DI VENEZIA: nella chiesa di San Nicolò un mosaico pavimentale bizantino è minacciato dall'acqua (17.08.2002)

 

Un mosaico pavimentale bizantino del XI secolo, restaurato l'anno scorso dalla Soprintendenza è minacciato da infiltrazioni di acqua.

Si trova posto all'interno del convento di San Nicolò al Lido, in un luogo stretto, sprofondato nel suolo, chiuso al pubblico e perennemente immerso nell'oscurità

E' questa la navata meridionale della primitiva chiesa romanica di San Nicolò: sei arcate su cinque colonne con capitelli corinzi sopra un eccezionale mosaico pavimentale monocromo, una assoluta rarità e una testimonianza di arte bizantina tra le più antiche mai rinvenute.

Purtroppo una vasta pozza d'acqua quasi certamente salata, cui non è escluso possa essersi aggiunta acqua dolce staziona a un estremo del locale sopra le tessere dell'antico pavimento.

Un sopralluogo del Cnr, avvenuto nel 1982, ha rilevato la presenza di una falda freatica pochi decimetri sotto il pavimento musivo.

Il restauro, eseguito recentemente, avrebbe dovuto garantire il drenaggio dell'intero ambiente, lungo diciassette metri e collocato sotto il piano di calpestio attuale di oltre un metro.

Oggi, il mosaico è parzialmente sommerso dall'acqua. Sembra anche per una inefficienza del sistema di pompaggio.

Un velo di muffa copre lembi delle tessere monocrome, che disegnano motivi floreali e geometrici di grande bellezza.

Mosaico e navata sono rimasti occulti entro le strutture murarie dell'abbazia benedettina per quasi mille anni, fino alla scoperta, avvenuta nel 1942, dei capitelli, cui é seguito dopo quindici anni l'altro sensazionale ritrovamento in situ del pavimento musivo, subito restaurato e poi restituito all'oblio. Al punto che, durante la grande alluvione del 1966, esso è stato sommerso da una massa di acqua e nafta uscita da un deposito adiacente. In tali condizioni é rimasto per decenni, dimenticato da tutti fino a quando nel 1993 Estuario Nostro se ne ricorda e dà il via a un'azione volta al salvataggio dell'intera navata.

La Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici interviene con un grande complessivo restauro e con opere di difesa dalle acque alte che sono ultimate nel 2001.

Come nel passato, anche oggi l'allarme parte da Estuario Nostro

Associazione che pone anche il problema della fruibilità. L'ordine attuale è tassativo: ingresso vietato al visitatore occasionale, accesso negato al grande chiostro cinquecentesco e al suggestivo luogo della millenaria navata.

Nemmeno una piccola targa esterna ne indica la presenza, come non esistesse.

 

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ROMA: frammenti di statue in marmo della Villa di Nerone rinvenuti nel mare antistante ad Anzio (12.08.2002)

 

Le mareggiate di questi giorni, spostando i banchi di sabbia fra i resti della villa imperiale di Nerone, hanno fatto emergere alcuni frammenti di marmo appartenenti a sculture romane. In particolare una parte di statua con una gamba appoggiata ad un supporto e lievemente piegata di dimensioni inferiori al naturale; una coscia ed gluteo di una statua di grandi dimensioni ed una cornice architettonica in marmo di notevole fattura

Il complesso residenziale in origine era molto piu' esteso di come lo si vede oggi, ma numerosi crolli delle strutture hanno ridotto le sue dimensioni e hanno fatto scomparire in mare preziose testimonianze. Questi ritrovamenti sono importanti, oltre che per il valore storico artistico, perche' danno la possibilita' di conoscere l'estensione delle struttura del complesso residenziale.

La difficolta' delle ricerche e' dovuta al fatto che l'individuazione dei reperti e' legata alle condizioni del mare che solo in occasioni particolari di vento e correnti permette di scoprire reperti e strutture architettoniche normalmente sepolte sotto almeno due metri di sabbia.

I reperti recuperati sono stati trasferiti nel Museo Archeologico di Anzio e dopo un necessario trattamento di pulitura e restauro conservativo potranno far parte delle collezioni gia' esposte. La Soprintendenza ai beni Archeologici del Lazio quanto prima effettuerà indagini e rilievi per conoscere l'estensione dell'area sommersa dove la dispersione dei frammenti potrebbe far ritrovare anche le parti mancanti delle statue ora rinvenute

La lunga. permanenza in acqua è testimoniata dalle fratture del marmo molto smussate. Si ipotizza, pertanto che le statue siano cadute in acqua al momento stesso del crollo della parte della villa che si affacciava sul mare per cui si spera alla possibilità di ritrovare altre parti delle statue.

 

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VENEZIA: pronto lo studio di fattibilità della sublagunare (07.08.2002)

 

Pronto lo studio di fattibilità della metropolitana sublagunare dall'aeroporto di Tessera all'arsenale di Venezia.

Entro il 30 dicembre 2002 le aziende dovranno presentare il progetto preliminare in base al quale verrà fatta la gara per aggiudicare l'opera da realizzare in project financing.

Da prime indiscrezioni dalla stampasarà un lungo tubo, scavato con tecnologia TBM (talpa meccanica), con un diametro di 4,7 metri.

Su questo tunnel scorreranno dei vagoncini tipo tram su gomma con alimentazione elettrica. Percrso complessivo 9 Km con 7 fermate.

 

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LONDRA: gesuita austriaco il falsificatore della carta del Vinland (04.08.2002)

 

Secondo il The Sunday Times' è stato padre Joseph Fischer, un gesuita austriaco, il falsario che ha disegnato la carta del Vinland, fino al mese scorso considerata un documento del XV secolo e ritenuta una delle prove dello sbarco dei vichinghi in America del Nord.

Secondo Kirsten Seaver, un'esperta internazionale in fatto di esplorazioni del Nord Atlantico, padre Fischer disegno' la carta 70 anni fa su un foglio di pergamena ottenuto da un volume di manoscritti del 1440.

L'esperta non ha dubbi: la calligrafia sulla carta del Vinland corrisponde a quella di padre Fischer, il gesuita morto in Germania nel 1944 all'eta' di 86 anni.

Secondo Seaver, il gesuita non falsifico' il documento per denaro ma in preda ad una profonda depressione dopo che le sue credenziali accademiche erano state pesantemente messe in discussione nel 1934. Il mese scorso, due ricercatori britannici avevano stabilito, esaminandone l'inchiostro, che la carta del Vinland era un falso, senza pero' indicare l'identita' del suo autore.

 

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